Allergia all’acaro della polvere

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Cosa sono gli acari e perché possono essere responsabili di manifestazioni allergiche? Ne parliamo insieme al professor Gennaro Liccardi, della Scuola di Specializzazione in Medicina Respiratoria dell’Università Tor Vergata, Roma.

Gli acari della polvere sono responsabili del 20% delle allergie respiratorie in Europa.

Ma cosa sono gli acari?
Gli acari sono aracnidi, ovvero piccoli animali che appartengono alla stessa famiglia dei ragni; impossibili da vedere a occhio nudo, si riproducono nella polvere che è il loro habitat ideale e si annidano in casa nei materassi, tappeti, cuscini e tutti i luoghi in generale in cui si forma la polvere.

L’acaro domestico trova la sua condizione di sviluppo ideale negli ambienti caldi e umidi, nutrendosi di sostanze epidermiche come la forfora. L’allergia respiratoria non è causata dall’acaro come parassita ma dalle sue feci microscopiche, al cui interno sono presenti enzimi digestivi dell’acaro stesso. Queste particelle si depositano sulle superfici e quindi vanno nell’aria durante le faccende domestiche, scatenano i sintomi perché gli enzimi dell’acaro sono aggressivi per le vie respiratorie.

Sintomi dell’allergia all’acaro

Una persona allergica presenta sintomi tutto l’anno e non stagionali come invece accade con le allergie ai pollini, poiché in estate l’acaro prolifera di meno essendo il clima troppo caldo e più secco; la sua condizione ideale è nel periodo autunnale, quando risale il tasso di umidità al chiuso.

È un tipo di allergia che colpisce maggiormente i bambini piccoli, più esposti al contatto con le superfici polverose, ma anche i ragazzi tra i 10 e i 15 anni che frequentano scuole, palestre e spogliatoi.

L’allergia all’acaro è una condizione cronica ma, con la crescita del paziente, si riduce di intensità, lasciando spazio ad altri tipi di allergie, come quella ai pollini.

I sintomi sono simili a quelli del raffreddore comune e per questo spesso si confondono; essi si accentuano in ambienti umidi e polverosi, l’asma si sviluppa quando si infiammano le vie aeree inferiori e ciò comporta difficoltà nella respirazione a vari livelli, variabile da paziente a paziente. Spesso compaiono lacrimazione, arrossamento e prurito agli occhi, in questo caso è meglio evitare le lenti a contatto e preferire gli occhiali.

In contemporanea, possono insorgere prurito al naso, al palato e alla gola, a volte arrossamenti ed eczemi cutanei più o meno estesi che interessano varie parti del corpo.

Prevenzione e terapia

Per prevenire la crescita degli acari negli ambienti domestici è preferibile seguire alcuni accorgimenti:

  • eliminare moquette e scegliere piastrelle facilmente lavabili;
  • mantenere una corretta ventilazione e usare per la pulizia aspirapolveri di buona qualità con riciclo di acqua;
  • eliminare tendaggi pesanti, usare copridivani e letti con materassi in gommapiuma, federe in materiale sintetico, evitare la lana.; Tutto ciò che può essere coperto con materiale lavabile favorisce l’eliminazione completa delle feci di acaro depositate;
  • usare sistemi di deumidificazione per evitare l’umidità in casa.

Spesso l’allergia all’acaro viene sottovalutata o scambiata per altro, quindi è importante diagnosticarla in tempo.

Per la diagnosi è utile il prick test, col quale è possibile rilevare la risposta della pelle alle sostanze allergeniche; col prelievo del sangue invece si dosano le immunoglobuline (definite IgE) prodotte nei confronti di determinati allergeni.
Il prelievo (per la diagnostica molecolare) può identificare mediamente 120 componenti degli allergeni responsabili della reazione allergica e serve per studiare un trattamento mirato.

In caso di asma si può ricorrere alla terapia farmacologica. Esiste anche il vaccino che immunizza contro l’allergia all’acaro, una pratica meno usata oggi ma tuttora utile nei casi più gravi o c’è scarsa risposta ai farmaci. I trattamenti farmacologici permettono la convivenza con l’allergia ma senza curarne le cause; tra questi gli antistaminici, gli steroidi inalatori / orali, gli anti-leucotrieni ecc.

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2021-09-24T07:44:56+00:00Di |Articoli sull'Allergia|
Gennaro Liccardi
Scuola di Specializzazione in Medicina Respiratoria. Dipartimento di Medicina Sperimentale, Università degli Studi “Tor Vergata”, Roma
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