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in risposta a: poliposi e difficoltà di concentrazione #2148
Gentilissima Maria,
vorrebbe aiutarci a comprendere meglio la sua domanda?
Per poterle dare le risposte corrette lei desidera avere.
Grazie infinitein risposta a: come si fa la diagnosi di poliposi #2147Buongiorno Maria,
ogni centro specialistico per l’accesso ha fissato un percorso specifico, bisognerebbe capire da quale centro vorrebbe essere presa in carico. Immagino ne cerchi uno vicino a casa.
Qui potrà trovare i centri a noi noti con cui abbiamo contatto https://community.respiriamoinsieme.org/polposi-mappa-centri-specialistici/
Siamo disponibili in caso abbia bisognoin risposta a: Polipi nasali e legge 104 #1902Se la sua patologia ha ridotto l’autonomia personale, in relazione ovviamente all’età, tanto da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella della relazione, si può ottenere il riconoscimento dei benefici connessi alla gravità delle condizioni di salute. Dipende quindi da quanto la patologia influenzi e limiti la sua capacità di occuparsi autonomamente di sé.
in risposta a: Grave allergia al nichel #1720Buonasera,
per rispondere con completezza alla sua domanda sarebbe per noi utile comprendere se questa allergia è in qualche modo conseguenza della sua attività professionale.
Ha per caso avviato richiesta di riconoscimento di malattia professionale?
Affinché l’allergia venga riconosciuta come malattia professionale, deve essere direttamente collegata all’attività che lei svolge. In altre parole, si deve trattare di una malattia per causa di servizio.
Per ottenere questo riconoscimento dovrà dimostrare:
– di essere esposto al rischio specifico con riferimento alle mansioni svolte, alle condizioni di lavoro, alla durata e all’intensità dell’esposizione;
– provare l’esistenza della malattia, con la presentazione di una certificazione sanitaria;
– presentare un certificato medico in cui si attesti la presunta origine professionale della malattia;
essere avvallato dalla denuncia del datore di lavoro, se la malattia si è manifestata in costanza di rapporto di lavoro.Per quanto riguarda il riconoscimento dell’Invalidità civile per allergia al Nichel purtroppo ancora non vi è un codice specifico nelle Tabelle medico-legali INPS.
E’ tutt’ora aperta una petizione in tal senso:
https://www.change.org/p/pensione-d-invalidit%C3%A0-agli-allergici-al-nichelSperando di esserle stati d’aiuto, restiamo disponibili per ulteriori approfondimenti
in risposta a: Informazioni generali sull’asma grave #1588L’associazione Respiriamo Insieme ha dato vita alla rivista periodica “Every Breath you take” rivolta a pazienti adulti e minori affetti da patologie respiratorie, immunologiche ed allergiche, a familiari, caregiver ed alla popolazione interessata alle tematiche di salute mission dell’Associazione.
Il primo numero della rivista è dedicato all’Asma Grave 👇👇
https://www.sfogliami.it/…/b811n7uf35fd1vn5s5yzmkc5x6j4fdtin risposta a: Bambini fragili e rientro a scuola #1556Per proseguire con la risposta alla domanda se per la Scuola i bimbi asmatici e allergici rientrano nella categoria soggetti fragili per l’emergenza Covid è innanzitutto necessario dare una lettura al al documento “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia” redatto dall’Istituto Superiore di Sanità, Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione e Inail.
Lo potrete scaricare e leggere qui: https://www.istruzione.it/rientriamoascuola/allegati/Rapporto%20ISS%20COVID%2058_Scuole_21_8_2020.pdf.Nel dettaglio il Capitolo 1.2 recita
” 1.2 Bambini e studenti con fragilità”In questo contesto si rende necessario garantire la tutela degli alunni con fragilità, in collaborazione con le strutture socio-sanitarie, la medicina di famiglia (es. PLS, MMG etc.), le famiglie e le associazioni che li rappresentano. La possibilità di una sorveglianza attiva di questi alunni dovrebbe essere concertata tra il referente scolastico per COVID-19 e DdP, in accordo/con i PLS e MMG, (si ricorda che i pazienti con patologie croniche in età adolescenziale possono rimanere a carico del PLS fino a 18 anni. Da ciò si evince la necessità di un accordo primario con i PLS che hanno in carico la maggior parte dei pazienti fragili fino a questa età) nel rispetto della privacy ma con lo scopo di garantire una maggiore prevenzione attraverso la precoce identificazione dei casi di COVID-19. Particolare attenzione, quindi, andrebbe posta per evidenziare la necessità di priorità di screening in caso di segnalazione di casi nella stessa scuola frequentata. Particolare attenzione va posta agli studenti che non possono indossare la mascherina o che hanno una fragilità che li pone a maggior rischio,
adottando misure idonee a garantire la prevenzione della possibile diffusione del virus SARS-CoV-2 e garantendo
un accesso prioritario a eventuali screening/test diagnostici”.Quindi, partendo dal presupposto che certamente tutti i presidi e le organizzazioni scolastiche stiano cercando di offrire le migliori opportunità di apprendimento ed il diritto all’Istruzione dei bambini con fragilità sanitaria garantendo la loro sicurezza e che riorganizzare il sistema scolastico con i condizionamenti il Covid impone non sia affatto semplice per nessuno, ritengo di sottolineare l’importanza della collaborazione costante tra genitori – Scuola – Pediatra della famiglia, così come auspicato nel documento per valutare in concerto le soluzioni, caso per caso ritenute più opportune, per tutelare il singolo studente fragile.
Detto questo, dalle numerose esperienze ci state portando come genitori di studenti fragili affetti da asma, sembra che il maggior numero di Pediatri si stiano orientando nel definire “Studente fragile”, così come indicato nella definizione ministeriale, solo quei bambini e ragazzi abbiano un asma non controllata.
Per quanto riguarda invece gli studenti con allergia respiratoria ( che quindi a causa della propria patologia presentano spesso alcuni sintomi compatibili con il Covid-19) ci state riportando sempre più frequentemente come le scuole dei vostri figli, pur non considerandoli studenti fragili, richiedano un certificato medico in cui la pediatra descrive i sintomi da considerarsi ascrivibili all’allergia e quelli invece dovrebbero destare sospetto Covid in caso si presentino.
Succede anche a voi?Per approfondire ulteriormente l’argomento suggeriamo di dare una lettura sul sito del Ministero dell’Istruzione a questo link: https://www.istruzione.it/rientriamoascuola/index.html –
dove troverete un’apposita sezione con tutti i documenti e i materiali utili per le scuole, per il personale e per le famiglie, in vista della ripresa di settembre e la partenza dell’anno scolastico 2020/2021.Seguiteci e resti collegata alla nostra Community
in risposta a: Bambini fragili e rientro a scuola #1554Gentile RosY76 la sua domanda in questi giorni è quella che viene maggiormente posta all’associazione in queste ultime settimane da tutti i genitori di studenti affetti da patologia allergica e/o respiratoria.
E’inevitabile, per chi di noi genitori convive con queste patologie, questo anno scolastico è iniziato decisamente in salita e ci appare una sfida difficile da affrontare e vincere. Ma, non restando soli e dotati di giuste armi ( la conoscenza della patologia e delle indicazioni ministeriali in vigore) e rispettando le corrette misure preventive, questa è una sfida può essere certamente vinta.
Alla parte della sua domanda se i bimbi asmatici e allergici rientrano nella categoria soggetti fragili per l’emergenza Covid, risponderà con maggior competenza e specificità uno dei nostri moderatori medici mentre, nel prossimo post metteremo in evidenza, per lei (e per chi si trovasse nella sua medesima situazione) allegheremo il rapporto ISS COVID -19 n. 58/2020 (versione 21 agosto 2020), relativo a “Bambini e Studenti con fragilità” con alcuni nostri “consigli” utili.Ci segua e resti collegata alla nostra Community
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